La Corte suprema indiana deciderà oggi se accettare l’istanza presentata dal team dei legali della difesa del fuciliere di Marina Massimiliano Latorre, in cui si chiede una autorizzazione per lui a rientrare in Italia per rimettersi completamente dall’ischemia sofferta il 31 agosto scorso.
Il presidente della Corte, R.M. Lodha, ascolterà il rappresentante del governo a cui era stato chiesto di presentare un parere sulla vicenda. L’altrò Marò, Salvatore Girone, non è coinvolto nella decisione della Corte.
“Si tratta di un caso di malattia e di condizioni fisiche – aveva detto detto il presidente della corte Lodha a Narashima, il counsellor del governo – e se esistono serie obiezioni alla richiesta dovete dircelo”. Ma lo stesso giorno in una conferenza stampa il ministro degli indiano Esteri Sushma Swaraj aveva anticipato che “se la Corte concedesse il rimpatrio su un terreno umanitario, noi non ci opporremmo“.
A cercare di intralciare questa decisione è giunta nelle ultime ore una istanza di Freddy Jhon Bosco, proprietario del peschereccio coinvolto nell’incidente del 15 febbraio 2012 in cui morirono due pescatori, in cui si chiedono per Latorre ulteriori accertamenti medici.