C’è una speranza per contrastare l’epidemia di ebola che ha colpito i paesi dell’Africa occidentale. La possibile soluzione arriva dai ricercatori dell’Irbm Science Park di Pomezia, vicino Roma, e nasce dalla collaborazione tra staff italiano e americano.
Il vaccino si è mostrato in grado di proteggere per almeno 10 mesi dei macachi dal ceppo Zaire del virus. Finora la massima copertura garantita era di un mese. L’immunizzazione è stata attenuta “usando un vaccino basato sul ChAd3, un adenovirus (che negli uomini causa raffreddori e congiuntiviti) derivato dagli scimpanzè”. “Questo è l’approccio che si è rivelato più efficace – spiega lo studio – e già con una singola dose di vaccino Chad3 si offre una protezione completa nel breve periodo, e parziale per il lungo periodo”.
L’inizio della prima fase di sperimentazione sull’uomo è già stato annunciato e questo è uno dei due vaccini su cui l’Organizzazione mondiale della sanità ripone più speranze al momento per combattere l’epidemia di Ebola.