Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha inviato una lettera ai presidenti di Camera e Senato in vista dell’ormai indifferibile elezione dei giudici della Consulta e dei membri del Csm di competenza del Parlamento. Il presidente della Repubblica interviene per chiedere alle forze politiche di dedicare: “Nel corso di questa settimana l’attenzione necessaria per compiere le loro scelte e garantire l’esito positivo delle prossime votazioni”.
Questa non è la prima occasione in cui il Capo dello Stato sollecita le attività parlamentari per eleggere gli otto consiglieri di propria pertinenza oltre ai 2 giudici della Corte Costituzionale. Napolitano era già stato costretto a prorogare l’attuale Csm il 31 luglio.
“Confido che entrambi vi adopererete presso i gruppi parlamentari di ciascuna Camera per conseguire le convergenze tra maggioranza e opposizioni – scrive il Capo dello Stato – necessarie per il raggiungimento delle maggioranze richieste dalla Costituzione (rispettivamente, in questa fase, tre quinti dei componenti le Assemblee e tre quinti dei votanti). È indispensabile che le forze politiche rappresentate in Parlamento, benché pressate da numerosi impegni, dedichino nel corso di questa settimana l’attenzione necessaria per compiere le loro scelte e garantire l’esito positivo delle prossime votazioni”.
Ricorda ancora il presidente Napolitano: “Il Parlamento in seduta comune tornerà a riunirsi il prossimo 10 settembre per la elezione di due giudici della Corte costituzionale e di otto componenti del Consiglio superiore della magistratura- sottolinea ancora Napolitano – si tratta di adempimenti non ulteriormente differibili, poiché i due giudici della Corte sono cessati dall’incarico il 28 giugno scorso e il Consiglio superiore della magistratura ha concluso il suo mandato il 31 luglio: entrambi gli organi saranno inoltre chiamati ad affrontare nei prossimi mesi importanti scadenze. “D’altra parte si è ormai giunti rispettivamente al sesto scrutinio per l’elezione dei giudici della Corte e al terzo per l’elezione dei componenti del Csm”.