Il premier Matteo Renzi è salito al Quirinale per l’incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il capo dello Stato è stato informato sullo stato dell’arte delle riforme in particolare sulla giustizia e sullo sblocco di procedure attuative di misure economiche su cui si pronuncerà il Consiglio dei ministri. Il colloquio è durato un’ora e mezza.
E slitta la presentazione delle linee guida sulla scuola. La decisione, si apprende da fonti di governo, è stata presa per evitare l’ingolfamento di misure in Cdm, dove approderanno già lo Sblocca-Italia e la riforma della giustizia.
Sciolti i nodi sul tema delle coperture. Con lo Sblocca Italia ci saranno “più investimenti, più crescita e quindi più lavoro”, quindi “le famiglie ne beneficeranno”. Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan al Tg2 sottolineando che per il decreto “ci sono le coperture là dove servono” e “ci sono molte regole che sbloccheranno investimenti pubblici e privati”.
Gli fa eco il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Lo Sblocca Italia “non sostituisce la legge di stabilità”, ha precisato Lupi che ha aggiunto: “Confermo le coperture per i provvedimenti”. Il ministro lo ha ribadito nel corso di una conferenza stampa nella sede del Nuovo centro destra (Ncd) prima di tornare a Palazzo Chigi per “definire gli ultimi elementi” del pacchetto.
Quindi un passaggio sulla riforma della giustizia. “O vanno i due pacchetti, su Civile e Penale, o ne va uno. Una cosa che noi escludiamo è che ne vada uno e mezzo”. Lo afferma Gaetano Quagliariello coordinatore di Ncd. “Vogliamo una riforma sul Civile e sul Penale, ma in questo secondo caso la si affronta tutta, dalla responsabilità civile alle intercettazioni”, ha sottolineato ancora Lupi. “Ci sono ancora 24 ore di tempo, sono fiducioso” che nel pacchetto della riforma della giustizia “entrerà tutto” ha concluso.