Dopo la drammatica seduta della commissione Lavoro dell’Assemblea regionale siciliana, Rosario Crocetta torna a parlare del Piano giovani, provando a sedare le polemiche e sguainando la spada per difendere l’assessore alla Formazione della Regione siciliana, Nelli Scilabra.
“Il click day non ha nulla a che fare con la politica, non sono disponibile a mediare tra la questione politica con la verità oggettiva di quanto accaduto nella selezione dei tirocini del Piano giovani”, ha detto con veemenza il governatore della Sicilia “Immagino che se alla guida del Piano giovani ci fossero stati i politici politicanti il flop day non ci sarebbe stato. Ci sarebbero state altre forme di selezione”.
Il presidente Crocetta se la prende con il dirigente dell’assessorato alla Formazione Annarosa Corsello, che proprio ieri si è dimessa: “Non ho gradito le dimissioni della Corsello. Chi verrà dopo di lei? Certamente si troverà di fronte una situazione molto complessa e delicata. Sono molto dispiaciuto delle sue azioni, che ho sempre difeso e con la quale ho sempre avuto un rapporto di fiducia.
“Non possiamo accettare che la burocrazia sconfini nella politica. Nella gran parte della relazione della Corsello ho letto attacchi politici. Italia lavoro è una azienda pubblica, quali assunzioni ha fatto Nelli Scilabra? Nessuna”, ha poi continuato Crocetta che ha svelato il contenuto della lettera inviata dalla Corsello chiesto alla società ligure Ett di avanzare una offerta tecnico-economica per la fornitura del sistema informatico e del relativo prototipo.
La lettera della Corsello, ha sostenuto Crocetta, “è stata inviata ben prima di quando la dirigente ha spiegato di avere appreso che Italia Lavoro non aveva gli applicativi per la gestione della piattaforma, lei stessa disse di averlo saputo a giugno: non mi pare dunque che ci fosse l’emergenza per l’affidamento a Ett”.
“Non voglio dire che la Corsello abbia voluto determinare chissà cosa o che l’affidamento sia irregolare – ha detto Crocetta – Sicuramente questa lettera non è nelle carte fornite dalla Corsello alla commissione Lavoro dell’Ars. Ribaltare la frittata non è consentito a nessuno”.