La tregua tra Israele e Hamas non è durata fino alla mezzanotte: tre razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso la città israeliana di Beer Sheva, nel Neghev. Nessun ferito, nessuna abitazione colpita ma la goccia che ha fatto irritare Israele.
A Gaza torna la guerra dopo quelli che potevano essere cinque giorni di quiete. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha subito chiarito la posizione di Tel Aviv: “Ripresa dei raid sugli obiettivi terroristici”. Insomma la tregua sembra essere saltata poco dopo le accuse di Hamas a Israele, reo secondo il movimento palestinese di avere creato un impasse nei trattati diplomatici del Cairo.
“L’intransigenza di Israele impedisce il raggiungimento di un accordo”, ha affermato Khaled el Batsh, membro della Jihad islamica nella delegazione palestinese. Con il lancio dei razzi però arriva la controffensiva israeliana anche se alcuni testimoni citati in arabo sui social network riferiscono di avere sentito delle esplosioni nella Striscia.
Insomma la situazione torna a precipitare, con il blocco dei colloqui al Cairo e i bombardamenti che riprendono a Gaza. Dall’inizio delle operazioni sono stati uccisi più di duemila palestinesi, mentre le vittime israeliane sono 67.