Il “click day” e l’annullamento (scontato ma non ancora ufficiale) delle procedure di selezione del Piano Giovani del 14 luglio e il 5 agosto scorsi sono ancora al centro delle polemiche in Sicilia. E ora sono pronti a partire i ricorsi di circa mille giovani che contestano le procedure seguite e le decisioni assunte dall’amministrazione regionale. Lo rendono noto gli avvocati Francesco Leone, Simona Fell e Gabriele La Malfa, che avevano sottolineato l’inadeguatezza del portale informatico e l’illegittimità del metodo di selezione.
I legali annunciano che nei prossimi giorni avvieranno le azioni giudiziali e stragiudiziali per tutelare i diritti dei loro assistiti. Gli avvocati precisano che “non si tratta di posizioni di preconcetta ostilità nei confronti della giunta regionale. Tutt’altro: invitiamo il governatore ad affiancarci nella nostra battaglia, individuando i responsabili di questo flop e citandoli in giudizio”.
La storia del “click day” siciliano, relativo al Piano Giovani, è davvero grottesca. Decine di migliaia di aventi diritto hanno protestato per non essere riusciti ad accedere al sito in tempo utile, chi invece c’è riuscito ottenendo la fruizione dei tirocini retribuiti adesso si lamenta perchè la prova verrà annullata e riproposta a settembre. La Regione siciliana, oggettivamente responsabile del flop, annaspa in una corsa allo scaricabarile che ha investito la società che ha gestito gli aspetti informatici, i vertici dell’assessorato (criticati dal presidente della Regione per il metodo utilizzato) e la società informatica della Regione secondo cui nessuno l’avrebbe interpellata.
In merito al flop del click day domenica è intervenuto proprio il presidente della Regione siciliana, Crocetta: “Indubbiamente questo periodo di Ferragosto non agevola rispetto alle decisioni da assumere, ma voglio tranquillizzare tutti: il click day del 5 agosto non potrà che essere ripetuto a settembre con le stesse o altre modalità, dipenderà dall’affidabilità del software che utilizzeremo”.
“I giovani devono sapere che il governo tutela il loro diritto a partecipare e in modo trasparente – ha affermato – Su questo la posizione del governo è unitaria, a partire da me e dall’assessore Scilabra”. E aggiunge: “L’interruzione dei contratti con la Ett e Italia Lavoro per avere gestito in questo modo la selezione, sulla base della carte che abbiamo, mi sembra inevitabile. Ovviamente va rispettato l’iter amministrativo, ma il governo ha subito un danno irreparabile e va gestito il diritto dei giovani”.