“La giustizia indiana è libera, giusta e indipendente e considererà tutti gli aspetti del caso”. Parola del premier indiano Narendra Modi, protagonista ieri di una telefonata con il suo omologo italiano Matteo Renzi sul caso marò. I due fucilieri della marina italiana, accusati di aver ucciso due pescatori indiani scambiati per pirati il 15 febbraio 2012 al largo della costa del Kerala, sono detenuti in India dal 19 febbraio 2012 ed attendono il pronunciamento dell’Alta Corte Suprema.
Modi poi lancia un appello a Renzi ed al suo Governo, fresco di costituzione di una commissione di esperti con carattere giuridico per dirimere la controversia internazionale, affinchè: “La parte italiana permetta un proseguimento del cammino del processo indiano – conclude Modi nel comunicato diffuso dal New Delhi – Noi siamo convinti che essa considererà tutti gli aspetti nel giudicare il caso”.