La Corte di Cassazione ha presentato le motivazioni per cui l’ex governatore della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, non ha il diritto di chiedere la “correzione” della pena. Cuffaro è stato condannato a 7 anni di reclusione per favoreggiamento e rivelazione di segreto si Stato. In Appello venne deciso un aumento della pena per Cuffaro che, secondo la Cassazione, non ha ecceduto i limiti previsti dalle norme, rimanendo anche piuttosto al di sotto del massimo consentito. Questo è il secondo no della Cassazione alla richiesta di lasciare il carcere prima del tempo.
Cuffaro, nel suo ricorso, aveva sostenuto che l’aumento della pena di due anni era “eccedente”. Sul ricordo della Procura la condanna per Cuffaro era stata aumentata negli anni di pena da scontare per il riconoscimento del’aggravante mafiosa per avere aiutato Michele Aiello e il boss Giuseppe Guttadauro a sfuggire alle indagini della Procura di Palermo.