Anche in Italia ci sono stati alcuni allarmi per possibili casi di Ebola, che si sono rivelati infondati. Lo afferma il ministero della Salute in una nota.
”In queste ultime ore le strutture del Sistema Sanitario Nazionale, in collaborazione con gli uffici ministeriali e con l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Spallanzani”, hanno gestito alcune segnalazioni di possibili casi di importazione di malattia di Ebola – scrive il ministero – poi non confermate dalle analisi svolte”.
Per le procedure, sottolinea il comunicato, sono stati applicati i protocolli stabiliti nelle circolari diramate a suo tempo dal Ministero. ”Tutte le strutture sanitarie di frontiera e di ricovero continuano a vigilare costantemente – spiega la nota – pur nella consapevolezza che la situazione per quanto riguarda l’Italia e l’Europa resta assolutamente sotto controllo. L’individuazione dei casi sospetti – sottolinea il comunicato – dimostra l’efficacia della vigilanza italiana”.
Intanto Lampedusa si prepara a chiedere i danni dopo la ‘bufala’ su Facebook di casi di Ebola nell’isola. L’autore della falsa notizia è stato scoperto e denunciato dalla polizia postale. Il suo ‘post’ ha provocato una pioggia di disdette da parte dei turisti.
Chiederanno dieci milioni di euro di risarcimento le associazioni del territorio di Lampedusa e Linosa e in particolare la ‘Comunità di Lampedusa’, l’associazione Federalberghi e il consorzio albergatori, dopo “l’ennesima diffusione di false notizie denigratorie e allarmistiche che riguarderebbero il suo territorio”. “A fronte di una popolazione che da più di un decennio si è spesa in termini di accoglienza e solidarietà dinanzi al gravissimo flusso migratorio – dice il presidente Giovanni Damiamo Lombardo, di Federalberghi isole Pelagie – c’è un’identificazione degli aspetti negativi del fenomeno con l’isola di Lampedusa e Linosa. L’ennesima bufala che ha trovato un’irresponsabile cassa di risonanza sui social network rappresenta l’ennesimo attentato alla fragile economia di questo territorio già provato”.
E il Papa ha invitato i fedeli a pregare “anche per le vittime del virus Ebola e per quanti stanno lottando per fermarlo”.