Gli Stati Uniti hanno messo a segno altri quattro raid aerei in Iraq sabato. Lo riporta la stampa americana citando un rappresentante dell’amministrazione.
Ieri il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha sottolineato nel suo intervento che non è stato fatto al momento alcun piano sull’offensiva: non si può quindi definire quando finirà questa missione. “Il progetto in Iraq è di lungo termine – ha commentato – il problema non sarà risolto in settimane” anche perché ha precisato che l’avanzata dei jihadisti è più rapida di quanto si pensasse.
Stiamo chiaramente valutando una serie di altre iniziative in questi giorni che non riguarderanno probabilmente soltanto il ministero degli Esteri ma potranno riguardare anche quello della Difesa”, il ministro degli Esteri Federica Mogherini ha risposto cosi’ su Rainews24 a una domanda su un possibile coinvolgimento militare italiano in Iraq.
”Sono misure che stiamo valutando insieme al ministero della Difesa e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri”, ha proseguito Mogherini. ”Sono stata a lungo al telefono con il presidente curdo Barzani l’altro ieri, che mi rappresentava la necessità di avere una forma di cooperazione non soltanto sul versante civile”. E’ chiaro, ha aggiunto Mogherini, “che c’è bisogno di una mobilitazione internazionale“.
Sono riuscite a fuggire almeno 20.000 delle almeno 40.000 persone della minoranza degli Yazidi intrappolate da giorni sui monti di Sinjar, in Iraq, sotto la minaccia dei jihadisti dello Stato islamico (ex Isis). Lo riferisce l’Afp citando responsabili curdi. Gli scampati si sono rifugiati in Siria e starebbero ora rientrando sotto scorta curda nel Kurdistan iracheno. Già ieri combattenti curdi, citati da al-Jazira, avevano annunciato di aver aperto un primo corridoio come via di fuga