Quattro persone sono morte a San Fele, nel Potentino, in un omicidio-suicidio in famiglia. Un uomo, Vito Tronnolone, 65 anni, ha ucciso la moglie, Maria Stella Puntillo, 57 anni, e i suoi due figli e poi si è suicidato. I figli, Chiara e Luca, quest’ultimo disabile, avevano 32 e 27 anni.
Secondo le prime ricostruzioni, potrebbe trattarsi di un dramma della disperazione, causata forse dalla disabilità di uno dei figli, che su Facebook chiamava “il mio cucciolo”. Ma sul movente stanno ancora indagando i carabinieri, giunti sul posto dalle prime luci dell’alba. Il fatto è avvenuto questa mattina molto presto nell’abitazione di famiglia, in località Difesa, alla periferia del paese.
L’arma del delitto sarebbe una pistola con cui il padre (che viveva in Toscana da circa un anno ed era tornato in Basilicata da qualche giorno) ha ucciso i componenti della sua famiglia, prima di rivolgerla verso di sé. Pare che, prima di togliersi la vita, abbia avvertito telefonicamente la sorella che ha chiamato i carabinieri del luogo.
Proprio ieri Chiara, la figlia, era tornata a casa per le vacanze. E poche ore prima dell’efferato delitto, su Facebook, il padre le aveva scritto quanto fosse bello che fosse a casa. Più volte, infatti, la ragazza aveva espresso il desiderio di tornare a San Fele per riabbracciare la propria famiglia, a cui aveva anche dedicato un collage.
San Fele è un comune di 3.085 abitanti situato nella parte nord-occidentale della Basilicata, tra il Monte Castello e il Monte Torretta e fa parte della Comunità Montana del Vulture.