Angelino Alfano ha le idee chiare sull’economia italiana e sul percorso che dovrà fare il governo: “Proponiamo che nello Sblocca Italia non valga l’articolo 18 per i nuovi assunti. Dobbiamo superare l’articolo 18″, ha detto il ministro dell’Interno nel corso della conferenza stampa nella sede di Ncd a Roma mercoledì pomeriggio.
Ma i progetti sono tanti: “Chiederemo al premier il pagamento dei debiti della Pa alle imprese in due mesi“, afferma in una intervista al Mattino il leader di Ncd “la stabilizzazione l’estensione degli 80 euro, la semplificazione burocratica, lo choc fiscale per la famiglia e il superamento dell’articolo 18, che noi riteniamo strategico al fine di favorire lo sblocco per tanti imprenditori per superare il numero di 14 e fare nuove assunzioni”.
Alfano lancia il suo monito: “Basta con i totem e le ideologie di una certa sinistra. La riforma dovrà essere dentro lo Sblocca-Italia, in modo che le nuove assunzioni siano già prive dell’articolo 18”.
A rispondere in modo piccato al leader Ncd è il segretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso, che in diretta su Rai3 ad Agorà Estate ha detto che il tema dell’articolo 18 “è agitato ideologicamente, non risolve nessun problema in particolare rispetto all’occupazione. Anche qui il Governo si era presentato, il Presidente del Consiglio in particolare, dicendo che la soluzione era il contratto unico a tutele crescenti, che avrebbe dovuto sostituire tutte le altre forme di lavoro. Siamo ancora qui che aspettiamo”.
“Eravamo disposti a misurarci su una nuova forma di assunzione che escludeva tutte le forme di precarietà”, ha aggiunto la Camusso “Mi pare che il decreto fatto prima e il disegno di legge delega che è in discussione in Parlamento continuino a moltiplicare le forme di precarietà. Il tema oggi è come facciamo a difendere l’occupazione che abbiamo e a difendere il lavoro, di questo non discute nessuno”.