La crescita quest’anno sarà ben inferiore alle previsioni: l’ufficialità della notizia viene segnata dalla brusca frenata del Governo sull’estensione del bonus Irpef a incapienti, pensionati e partite Iva. Lunedì mattina poi c’è stata l’inversione di marcia sul decreto Pa, che avrebbe dovuto sbloccare 4mila prepensionamenti nella scuola e che era stata duramente attaccata dal commissario alla spending review Carlo Cottarelli. A calmare gli animi però ci pensa il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che impone all’esecutivo la prudenza pur chiarendo: l’obiettivo è quelli di evitare una manovra correttiva in autunno.
Renzi ha più volte detto che la prossima stagione non sarà di fuoco, ma ci sono poche possibilità per evitarle. La prima è quella di non sforare il tetto del 3%, perdendo così credibilità in Europa proprio in occasione del semestre di presidenza italiano. Ma i dati italiani continuano a non essere positivi proprio se paragonati a quelli degli altri Stati membri dell’Unione.
Le risorse da trovare ammontano a 20 miliardi. Il governo ha confermato 17 miliardi di tagli selettivi per l 2014. Per stabilizzare gli 80 euro in busta paga e il calo del 10% dell’Irap, servono 14,3 miliardi. Per correggere il deficit, 4,9 Tre miliardi invece per evitare i tagli agli sconti fiscali.