Una manovra per niente facile considerate le dimensioni del relitto della Costa Concordia. Un’operazione condotta con massima precisione per far entrare la nave al porto in assoluta sicurezza. Dopo quattro giorni di navigazione, trainata da una serie di rimorchiatori, la Concordia è arrivata a Genova: a salutarla un lungo colpo di sirena. E il prefetto Gabrielli, tirando un sospiro di sollievo, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, sostenuto dalle parole del premier Renzi.
LA CRONACA DELLA GIORNATA
13.48 – Matteo Renzi parla con i cronisti sulla banchina del porto. “È il giorno del lieto fine. Non c’è possibilità di essere felici o di festeggiare visto che si chiude una vicenda con 33 morti. È un giorno di ricordo delle vittime, di gratitudine nei confronti degli abitanti dell’Isola del Giglio, un tesoro straordinario di una bellezza incredibile”.
“Sappiamo che è stato l’errore di qualcuno a causare quella tragica vicenda – ha continuato il premier -, ma la gratitudine nei confronti di chi in questi mesi ha lavorato c’è tutta. Lasciatemelo dire la gratitudine più grande è per chi ha fatto questa impresa, come il team di ingegneri in cui ci sono tanti italiani. Sono orgoglioso di avere tante professionalità dell’ingegneria italiana. Siamo pieni di qualità nel nostro Paese e molto spesso è proprio qui che non vengono apprezzati e valorizzati”.
“Un enorme, enorme, grazie alla protezione civile e a Gabrielli che ha sopportato anche qualche cattiveria di troppo. Ringrazio anche tutti i servitori dello stato dalle forze armate ai volontari. Questa non è una missione compiuta ma in tanti oggi possono dire ‘abbiamo fatto il nostro lavoro’.
“Genova era l’unica scelta possibile affinché la distruzione di questa nave fosse in Italia. Non ci rassegniamo alla retorica del declino, Genova deve ritornare a fare politica industriale” ha continuato Renzi. “Era impossibile farlo a Piombino ma noi lì investiremo attraverso la smantellamento di alcune navi militari”.
“Non è una conclusione è un nuovo inizio che porta nel cuore un dolore che non può essere cicatrizzato ma se l’errore di qualcuno crea un danno enorme ma è anche vero che una comunità è in grado di ripartire e di mettere in moyo la speranza. Sono qui non per una passerella ma per gratitudine. A nome degli italiani sono venuto a dire ‘grazie’ per un’impresa che molti ritenevano impossibile”.
13.00 – Renzi è atterrato a Genova con la famiglia, la moglie e due dei tre figli. Dopo una visita all’acquario, il premier è arrivato al porto a bordo di una pilotina della Capitaneria. Stamattina Renzi ha chiamato il sindaco dell’Isola del Giglio, promettendogli che sarà in visita lì ad agosto, facendo sapere al primo cittadino che il governo non si dimenticherà di loro.
+ + + 11.42 – Il relitto è entrato completamente nel porto di Prà Voltri. + + +
11.00 – “Credo che la scaramanzia o la cautela debbano lasciare il passa alla constatazione che oggi lo sforzo che è cominciato più due anni fa ha avuto il giusto compimento. Sono dispiaciuto per quelli che hanno aspettato questo giorno per dire ‘Te l’avevo detto’, questa fatidica frase non potrà essere pronunciata” ha detto il capo dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli.
“Le ricerche del disperso proseguiranno – ha continuato Gabrielli ai microfoni dei cronisti –. Si farà la verifica dei ponti, specie il ponte quattro e il ponte tre dove presumiamo ci possano essere i resti del povero Russell”. “Genova era l’unica soluzione credibile per poter mantenere la nave in Italia” ha aggiunto.
“Qui nessuno sta festeggiando niente”, tiene a precisare il prefetto Gabrielli che usa parole molto forti: “La più grande amarezza di questi due anni e mezzo è che qualcuno ha potuto soltanto immaginare o adombrare che la mia azione soggiacesse all’inseguimento di un interesse personale e non a un interesse generale. Sono solo infamità”.
“Il sistema della protezione civile nel nostro Paese è molto più forte di quanto è stato detto” sottolinea Gabrielli che assediato da giornalisti e telecamere si toglie qualche sassolino dalla scarpa, visibilmente sollevato dal buon esito delle operazioni condotte finora. “Nessuno vuole fare show ma solo dare informazioni” ha chiosato il prefetto.
Per quanto riguarda le operazioni, Gabrielli ha detto che l’attracco sarà concluso intorno alle 14.
10.42 – Si è staccato anche il secondo rimorchiatore di altura: si tratta del Blizzard che ha seguito il relitto della Costa Concordia nel suo viaggio dall’Isola del Giglio. Adesso le operazioni passano alla Capitaneria del porto di Genova. I rimorchiatori portuali hanno agganciato la nave. I rimorchiatori di poppa stanno iniziando a girare la nave, stanno facendo ruotare lo scavo per consentire l’operazione di ingresso al porto proprio attraverso la poppa.
10.34 – “I francesi devono imparare a fidarsi un po’ più di noi italiani. L’operazione Concordia è andata molto bene, avevamo preparato tutte le precauzioni. Non c’è stato alcun inquinamento” ha detto il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti.
10.09 La nave è sempre più vicina al porto di Prà Voltri. Dal rimorchiatore di altura si passerà agli otto rimorchiatori portuali, quattro che operano e quattro di assistenza. Il rimorchiatore del porto di Genova “Messico” ha agganciato il relitto. Sono ufficialmente iniziate le operazioni per entrare al porto di Genova: dopo l’ingresso ci vorranno diverse ore prima dell’ormeggio definito.
09.40 – “Tutto va come previsto” ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti al termine del breefing in Capitaneria di porto. “Tra due ore sarà all’imboccatura del porto. Comunque i tempi non sono un problema, Concordia non è un treno che deve arrivare a una certa ora”.
09.18 La Concordia circondata dai rimorchiatori è sempre più vicina al porto di Genova. Il vento è in netta attenuazione e il mare mantiene onde minori di mezzo metro. Confermata la fine delle operazioni nelle prime ore del pomeriggio quando arriverà anche il premier Matteo Renzi.
08.15 – “Le operazioni sono iniziate e in questo momento abbiamo un vento intorno ai 20 nodi. Stiamo verificando quanto possa intervenire sulle operazioni e potrebbe dare un piccolo ritardo nel programma”. È quanto ha dichiarato il capo della protezione civile Franco Gabrielli dalla capitaneria di porto di Genova.
07.34 – L’amministratore delegato di Costa Michael Thamm è salito a bordo della Concordia, dopo essere stato accompagnato da una pilotina, ed è ora nella control room insieme al salvage master Nick Sloane e agli altri ufficiali che ha voluto ringraziare per il loro lavoro.
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I piloti portuali sono saliti a bordo della Concordia, ferma a circa due miglia dall’imboccatura del porto di Genova in attesa di essere presa in consegna da otto rimorchiatori portuali. Si stanno sganciando intanto i rimorchiatori oceanici che hanno trainato il relitto dal Giglio.
Sono queste le fasi finali del viaggio del relitto della Concordia partita dall’Isola del Giglio. L’attracco è previsto entro le 16: operazioni a luce piena, ha chiesto Gabrielli. A Genova atteso anche il premier Renzi. L’area portuale è blindata da ingenti misure di sicurezza.
Dall’isola del Giglio, dove naufragò il 13 gennaio 2012 in un incidente che costò la vita a 32 persone, la Costa Concordia ha percorso 180 miglia. L’ultimo viaggio l’ha condotta a Genova, dove Fincantieri l’ha creata. L’imbarcazione sarà smantellata, ridotta a “fette” che saranno caricate e portate via dai camion. Probabilmente ci vorranno 22 mesi per fare a pezzi una nave lunga 290,2 metri, larga 38 metri e con 13 ponti passeggeri.