Venti minuti di sole, ogni giorno, per 5 giorni alla settimana, possono aiutare nella prevenzione dell’osteoporosi: lo sostiene il Siommms (Società italiana dell’osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro), facendo riferimento al fenomeno per cui l’esposizione alla luce solare stimola la produzione nel nostro organismo della vitamina D, che svolge un ruolo fondamentale per le funzioni metaboliche, neuromuscolari e per il rafforzamento osseo.
“L’estate è il periodo dell’anno in cui c’è più luce e durante le vacanze è più facile prendere il Sole, stimolando quindi la sintesi di Vitamina D – ha spiegato il Presidente della Siommms Giancarlo Isaia, Direttore del Dipartimento di Geriatria e Malattie Metaboliche dell’Osso all’Ospedale Molinette di Torino – esponendosi ai raggi solari per 20 minuti al giorno per 5 giorni alla settimana, scoprendo almeno le braccia, il viso e le gambe e assumendo alimenti come olio di fegato di merluzzo (10.000 UI per 100 g), sgombro sotto sale (1.006 UI per 100 g), anguilla (932) e salmone affumicato (685) è possibile ottenere una riduzione sensibile del rischio di fratture dato dalla fragilità ossea”.
In Italia il 70% della popolazione soffre di ipovitaminosi D, mentre l’osteoporosi colpisce 4,5 milioni di persone, e va dunque “trattata come una patologia di priorità sanitaria e sociale”, ha proseguito Isaia. “Facendo cultura su questo tema, risultano alti i benefici attesi in termini di qualità di vita dei pazienti e di costi sociali sensibilmente abbattuti. Il percorso di prevenzione è articolato ma uno stile di vita corretto, con attività fisica all’aria aperta, alimentazione equilibrata ed esposizione al sole è sicuramente un buon punto di partenza”.