Oltre seicento palestinesi morti, tra cui 121 bambini. Troppi i civili coinvolti nella faida sanguinosa tra Israele e Hamas. Ma il premier israeliano Benjiamin Netanyahu, in una conferenza stampa congiunta con il segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon, chiarisce subito le intenzioni di Tel Aviv: “Andremo avanti con le operazioni. Hamas è come al Qaeda, come gli Ezbollah, come Boko Haram. Hamas sta compiendo un doppio crimine di guerra: uccide la popolazione di Gaza utilizzandola come scudo e uccide i nostri civili”.
La risposta di Ban Ki-Moon è stringata e dura: “Smettete di combattere, incominciate a parlare e andate alle radici del conflitto. Nessuna attività militare aiuterà a raggiungere lo scopo. La sicurezza di Israele”, ha ammonito poi il segretario generale delle Nazioni Unite “se ottenuta con le armi è una sicurezza effimera”.
Ma Netanyhau ha ribadito che la colpa delle morti dei civili è di Hamas: “Ha rifiutato la tregua. Abbiamo il diritto di difenderci. Vogliamo colpire solo gli obiettivi terroristici, non i civili. Purtroppo Hamas nasconde i terroristi in questi obiettivi e noi dobbiamo agire. Usano i civili come scudo”.
Mentre la diplomazia prova a fare il suo lavoro, le principali compagnie aeree americane hanno sospeso i collegamenti da e verso Tel Aviv per “almeno” 24 ore. Anche la francese Air France ha sospeso i voli “fino a nuovo ordine”. Anche Alitalia ha cancellato i voli di martedì sera e posticipato quelli di mercoledì. La Turkish Airlines ha addirittura ordinato di fare inversione a un aereo in volo sulla capitale israeliana.