L’accusa del governo di Kiev è chiara: “Stanno cercando di distruggere le prove del loro crimine internazionale, con il sostegno della Russia”. I protagonisti sono i filorussi, accusati dal governo ucraino di avere abbatto il boeing della Malaysia Airline, provocando la morte di 298 persone. Secondo Kiev i separatisti stano tentando di trasportare i resti dell’aereo abbattuto dalla regione ucraina di Donetsk, autoproclamatasi repubblica indipendente, alla Russia.
Mosca da parte sua ha replicato chiedendo che Kiev renda pubbliche le informazioni sul sistema antiaereo dispiegato nella zona di conflitto nel Paese. Il ministro della Difesa russo Anatoli Antonov ha chiesto che l’Ucraina spieghi dettagliatamente come utilizza i suoi missili davanti ad una commissione d’inchiesta.
Ieri il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha confermato che fonti dell’intelligence statunitensi ritengono che il missile a colpire l’aereo diretto da Amsterdam a Kuala Lampur sia stato un missile dei filorussi. E nell’attesa di chiarimenti, le autorità ucraine e i separatisti avrebbero raggiunto un accordo per la creazione di una zona di sicurezza intorno al sito dove è precipitato due giorni fa l’aereo malese. L’Onu intanto ha sollecitato l’apertura di una “inchiesta internazionale completa e indipendente”.