È stato sottoposto a un attacco di ribelli l’aeroporto di Kabul in Afghanistan. Secondo il ministero dell’Interno, che ha confermato la notizia, un gruppo di ribelli ha preso posizione in un edificio in costruzione e ha aperto il fuoco con armi automatiche e lanciarazzi.
I talebani hanno rivendicato l’attacco. In un comunicato, il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid ha precisato: ”Un certo numero dei nostri combattenti con armi pesanti e leggere ha lanciato un attacco contro l’aeroporto internazionale di Kabul e secondo le nostre prime informazioni il nemico ha registrato danni nell’attacco, mentre proseguono combattimenti intensi”.
Ma, dopo combattimenti intensi, le forze di sicurezza hanno avuto il sopravvento e tutti i ribelli sono stati uccisi, secondo quanto comunicato da responsabili afghani. Immediata la reazione delle forze Nato che hanno base nell’aeroporto e che hanno mobilitato elicotteri e aerei che in almeno due casi hanno lanciato razzi contro l’obiettivo occupato. Forze speciali dell’esercito e della polizia afghani hanno preso d’assalto l’edificio uccidendo i quattro membri del commando. Nel frattempo lo scalo è stato chiuso e tutti i voli sono stati cancellati.
Proprio oggi, come riferisce l’agenzia di stampa internazionale Misna, è previsto l’avvio della verifica di tutte le schede del ballottaggio del 14 giugno. Otto milioni e 100.000 quelle considerate valide, in sé un numero che solleva perplessità e ha portato al rifiuto da parte di Abdullah Abdullah della vittoria attribuita al rivale Ashraf Ghani. Ci vorranno forse tre settimane per completare la verifica, comunque un risultato dell’opera di mediazione del segretario di stato americano John Kerry che la scorsa settimana ha incontrato a Kabul i due candidati segnalando l’urgenza di una soluzione rapida e certa della contesa per evitare una crisi di eccezionale gravità.