“I flussi di migranti in tutti i continenti e in quasi tutti i Paesi – dice Papa Francesco – non devono essere visti come emergenza, o come un fatto circostanziato e sporadico – continua Papa Francesco – come un elemento caratteristico e una sfida delle nostre società”. Queste le parole del Pontefice che condanna gli atteggiamenti “xenofobi e razzisti” e allo stesso tempo chiede i diritti per gli immigrati.
Francesco, nel massaggio inviato al Seminario sulle migrazioni in corso a Città del Messico, invita tutti a “cambiare atteggiamento verso migranti e rifugiati da parte di tutti – il Papa invita tutti a dire di no alla – cultura dello scarto e rispondere con la cultura dell’incontro. Mi preme richiamare l’attenzione sulle decine di migliaia di bambini che emigrano soli, non accompagnati, per sfuggire alla povertà e alla violenza – scrive Bergoglio – È questa una categoria di migranti che, dal Centroamerica e dal Messico attraversa la frontiera con gli Stati Uniti d’America in condizioni estreme, in cerca di una speranza che la maggior parte delle volte risulta vana. Essi aumentano di giorno in giorno. Tale emergenza umanitaria richiede, come primo, urgente intervento, che questi minori siano accolti e protetti”.
“Tali misure, tuttavia, non saranno sufficienti, ove non siano accompagnate – spiega il Papa – da politiche di informazione circa i pericoli di un tale viaggio e, soprattutto, di promozione dello sviluppo nei loro Paesi di origine. È, infine, necessario, di fronte a questa sfida richiamare l’attenzione di tutta la Comunità Internazionale affinchè possano essere adottate nuove forme di migrazione legale e sicura”.