Nord Italia flagellato dal maltempo in un luglio che di estivo non ha nulla. Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna le regioni più colpite. A Milano, in particolare, le piogge che da più di 24 ore si sono abbattute sulla città hanno fatto esondare il fiume Seveso le cui acque si sono riversate tra le vie di alcuni quartieri della città (nel video). L’acqua si è spinta fino al quartiere Isola che confina con la nuova Porta Nuova, cosa che, secondo gli abitanti del luogo, non si vedeva dal 2004: case e negozi allagati, residenti bloccati che non possono uscire dalle proprie abitazioni.
Protezione civile comunale, Vigili del fuoco e urbani hanno chiuso al traffico le vie più colpite e sono al lavoro con le pompe idrovore, ma l’operazione è difficile sia per la mancanza di corrente sia per la grande quantità di acqua fuoriuscita per le abbondanti piogge della notte. Il Comune consiglia ai cittadini di non usare l’auto “se non è indispensabile”. “Il traffico è molto rallentato – prosegue il Comune – se non è indispensabile vi consigliamo di non usare l’auto”. Sulla linea M5 secondo gli ultimi aggiornamenti resta chiusa la stazione di Istria, mentre la M3 circola normalmente.
E arrivano anche le polemiche. Dal Comune di Milano dicono che ieri “non era stato emanato alcun avviso di criticità” da parte del Centro Funzionale Monitoraggio Rischi della Regione Lombardia, che aveva emesso un bollettino meteo segnalando dal tardo pomeriggio un’intensificazione di piogge sparse fino alle 24. Probabili temporali erano previsti per le ore successive ma “senza livello di rischio”. Si è intervenuti comunque “rapidamente” aprendo le chiuse a Palazzolo ma “non c’è stato il tempo” di aprire i tombini.
E mentre l’emergenza esondazione è terminata, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha convocato una unità di crisi. La riunione si terrà alle 14,30 a Palazzo Marino, sede del comune di Milano. Da quanto si è saputo parteciperanno gli assessori competenti e tutti i soggetti coinvolti nell’ intervento come Amsa, vigili del fuoco e Protezione Civile. “All’assessore regionale Beccalossi diciamo che bisogna approvare velocissimamente le vasche, si deve fare presto, perché Milano non può vivere con l’incubo che il Seveso possa esondare”, ha detto l’assessore comunale alla Protezione Civile Marco Granelli, sottolineando che la scorsa notte “la Protezione civile regionale non era in allerta, la nostra invece sì e siamo intervenuti subito”.
Al momento sono poco più di 2.000 le utenze senza energia elettrica a Milano a causa degli allagamenti. Tutte le squadre disponibili dell’A2A sono in azione per svuotare non appena possibile le cabine elettriche dall’acqua con le idrovore. I principali disagi riguardano le vie Ca’ Granda e vie limitrofe, viale Suzzani, viale Zara, piazza Padre Giuliani e largo Vulci. Qualche problema si registra anche in viale Marche e viale Sarca.
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E sono gravi i danni in Veneto per il violento nubifragio che si è abbattuto lunedì sera in gran parte della regione, con una vera bomba d’acqua che ha interessato in particolare il Padovano. La pioggia, accompagnata da forti raffiche di vento ha causato la caduta di molti alberi, che hanno riguardato anche la linea ferroviaria tra Venezia e Treviso e lungo l’asse tra Padova e Vicenza, causando ritardi.
Nubifragi sparsi in Piemonte, con numerosi interventi dei vigili del fuoco, in particolare in provincia di Torino, Canavese e Pinerolese. Due frane, a Cumiana e in località Villarbasse, hanno creato disagi ad alcuni pedoni, che hanno dovuto essere soccorsi dai vigili del fuoco. Un automobilista è stato soccorso a Feletto Canavese dopo essere rimasto intrappolato nella sua auto in un sottopasso allagato. Almeno 500 le chiamate ai pompieri. I principali corsi d’acqua sono sotto osservazione.
Bomba d’acqua anche su Reggio Emilia, con una grandinata e allagamenti. Strade chiuse, sottopassaggi bloccati e auto in panne in centro città. Il comune ha lanciato l’hashtag #viabiliRE per i cittadini che volessero segnalare disagi. In tutta l’Emilia Romagna è allerta per gli imminenti temporali.
“Nuvole e temporali, anche forti, al Nord: prosegue dunque l’allerta maltempo in molte regioni. Un po’ di instabilità al Centro; tempo più stabile invece al Sud, grazie alla protezione dell’alta pressione di matrice africana che favorirà anche un aumento del caldo in tutto il Meridione, con punte di 36-38 gradi e il divario termico fra Nord e Sud sarà particolarmente accentuato, con anche 10-15 gradi di differenza”. Sono le previsioni del meteorologo Flavio Galbiati di Meteo.it. ”Domani – aggiunge – l’aria più fresca al seguito della perturbazione si propagherà anche al Sud mettendo fine al caldo intenso anche in questa parte del Paese, mentre le piogge e temporali concederanno una tregua momentanea al Nord prima del nuovo peggioramento atteso in serata”.
