Gli incendi divampati in Sicilia tra il 23 giugno e il 3 luglio erano tutti dolosi: una terribile verità che conferma i sospetti di molti. A svelarla è stato il direttore regionale dei vigili del fuoco Emilio Occhiuzzi. Con l’arrivo dell’aria calda dal Sahara le temperature nell’Isola avevano raggiunto picchi impossibili: insieme al caldo però la Sicilia è stata devastata dalle fiamme.
Il vento di scirocco non era il solo a far prendere fuoco alla Sicilia. Tra Palermo, Trapani e Catania città e riserve naturali sono state messe in ginocchio dalle fiamme, provocate però dall’uomo. Quasi quadruplicato il numero dei roghi nel periodo tra fine giugno e i primi di luglio. Nel 2013 gli incendi erano stati 508. Nello stesso periodo, quest’anno sono stati 1800.
Una situazione che si ripete anno dopo anni, con migliaia di ettari che finiscono in cenere e la paura per chi vive nelle case in prossimità delle zone colpite. La denuncia però forse non basta: quand’è che si farà prevenzione sugli incendi?