Dopo la scampata tragedia adesso è polemica sul crollo di una campata del viadotto Petrulla, nell’agrigentino (guarda qui le foto) che solo per un caso fortunato non ha provocato una vera e propria strage e il cui bilancio si invece limitato a qualche tamponamento con feriti non gravi.
La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un’inchiesta per verificare eventuali responsabilità nel cedimento, oggi i tecnici dell’Anas hanno effettuato un sopralluogo sul viadotto che si trova lungo la statale 626 che collega Ravanusa e Licata e che ovviamente è stato chiuso al traffico. Si tratta di un viadotto costruito appena trent’anni fa, lungo 492 metri e costituito da 12 campate.
Il vice sindaco di Licata, Angelo Cambiano, oggi ha espresso grande preoccupazione per le ricadute economiche che il cedimento strutturale avrà sulla città. “Già a partire dal prossimo week end – dice – potremo testare quanta gente rinuncerà a venire al mare a Licata. Sui nostri lidi arrivano gli abitanti di Ravanusa, Campobello di Licata, Canicattì, Sommatino, Delia e Riesi (Cl). Tutta gente che percorreva proprio quel ponte”.
I sindaci di Ravanusa e Campobello di Licata, rispettivamente Carmelo D’Angelo e Gianni Picone, hanno chiesto di valutare la proposta di realizzare una strada, sul terreno accanto al ponte crollato, di circa 300 metri per bypassare il cedimento e riprendere la statale.