Continua la corsa contro il tempo del premier Renzi per portare a casa le riforme. I nodi al centro del dibattito con le forze politiche riguardano la riforma del Senato e la legge elettorale.
Stamattina il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi si è recato insieme a Gianni Letta a Palazzo Chigi per incontrare il premier Matteo Renzi. L’incontro è durato circa due ore. Finora sembra che l’asse Pd- Forza Italia tenga sul fronte delle riforme “necessarie per il Paese” come trapela anche dalle parole pronunciate ieri da Pier Silvio Berlusconi a margine della presentazione del palinsesto Mediaset: “Io tifo per Renzi”, ha detto il figlio del leader di FI.
E il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini conferma che il colloquio è andato bene: “È stato confermato l’impianto dell’intesa sulle riforme raggiunta nei mesi scorsi. L’accordo regge. La legge elettorale sarà discussa subito dopo il voto sul Senato e dunque prima dell’estate”. Soddisfatto anche Silvio Berlusconi. Chi ha avuto modo di parlare con l’ex capo del governo descrive così l’esito della riunione. Nel corso dell’incontro, Berlusconi avrebbe avuto rassicurazione che l’Italicum resterà invariato.
È stato lo stesso Renzi, ieri sera a Porta a Porta, ad annunciare l’incontro fresco di discorso di apertura del semestre di presidenza italiano dell’Ue.
In merito al dibattito sulla legge elettorale, anche con Fi Renzi ieri ha detto: “A Berlusconi non è mai piaciuto il ballottaggio ma lo ha accettato come a me non sono mai piaciuti tanti aspetti della legge elettorale che anche io ho accettato”. “Berlusconi finora ha mantenuto tutti gli impegni – ha aggiunto il premier – sia pure con qualche dichiarazione di Brunetta che ogni tanto parte per la tangente. Nel merito ci siamo parlati, abbiamo discusso e la vicenda è abbastanza ben incanalata”.
Oltre all’incontro con Forza Italia, avrebbe dovuto incontrare i parlamentari del Movimento Cinque Stelle. Su questo fronte invece le cose per il premier si fanno più difficili: “Il Complicatellum di Grillo non sta in piedi, è un sistema elettorale che non si regge se non dal punto di vista filosofico, perché è l’unico sistema in cui chi vince non governa” ha sottolineato Renzi. Ma resta la volontà di fare le riforme con il M5S come ribadito ieri sera anche da Gianroberto Casaleggio: “Siamo convinti che le riforme vadano fatte” ma il dialogo “dipende da Renzi”.
Dopo il consueto affondo di Grillo sui social network, però, è arrivata la notizia che l’incontro tra Pd e M5S si terrà lunedì alle 15. “Abbiamo sentito Lorenzo Guerini. Il secondo incontro sulla legge elettorale è stato fissato lunedì alle 15” scrive su Twitter il deputato M5S Danilo Toninelli.