Sono stati trovati i corpi dei tre ragazzi israeliani rapiti. Lo ha annunciato in un un tweet la televisione al Arabiya. Poco dopo è arrivata la conferma dell’esercito israeliano. Subito è stata convocata una riunione d’emergenza del governo israeliano. I tre corpi sono stati rinvenuti dall’esercito vicino ad Hebron, in Cisgiordania.
Eyal Yifrah (19 anni), Gil-Ad Shayer (16) e Naftali Yaakov Frenkel (16), erano scomparsi il 12 giugno nei pressi dell’insediamento di Gush Etzion, tra Betlemme e Hebron, nel sud della Cisgiordania, mentre facevano l’autostop.
Dopo il rapimento, lo Stato d’Israele aveva predisposto una eccezionale mobilitazione al fine di trovare i tre teenager scomparsi #bringbackourboys. La campagna era diventata mondiale, come quella per le ragazze nigeriane rapite dalle milizie Boko Haram.
Il Ministro degli affari esteri, Federica Mogherini, ha espresso il suo “grandissimo dolore” per la morte dei tre giovani israeliani. “Siamo vicini a Israele in questo momento di grave lutto”, ha detto il ministro.
L’uccisione dei tre giovani israeliani è “una notizia terribile e drammatica”, un “crimine esecrabile e inaccettabile”. Lo afferma il portavoce vaticano, padre Lombardi, riferendo che “Papa Francesco si unisce al dolore inenarrabile delle famiglie colpite da questa violenza omicida”. Secondo il portavoce “la violenza chiama altra violenza e alimenta il circolo mortale dell’odio”. “Papa Francesco – aggiunge – chiede a Dio di ispirare a tutti pensieri di compassione e di pace”.