Resta in carcere Sabrina Misseri, la 23enne condannata in primo grado all’ergastolo per l’omicidio della cugina Sarah Scazzi. Lo ha deciso la prima sezione penale della Corte di Cassazione, bocciando il ricorso presentato dalla difesa di Sabrina che chiedeva la detenzione domiciliare.
Il ricorso della difesa della giovane rappresentata da Franco Coppi e da Nicola Marseglia era volto a ribaltare l’ordinanza del Tribunale della libertà di Taranto dello scorso 18 febbraio.
Sarah Scazzi è stata uccisa ad Avetrana il 26 agosto del 2010. Per l’omicidio sono state condannate in primo grado Sabrina Misseri e la madre, Cosima Serrano. Il padre, Michele Misseri, è stato condannato a otto anni per soppressione di cadavere.