Il giorno che le squadre africane impareranno le elementari nozioni tattiche diventeranno uno spauracchio per il mondo del pallone. Quel momento sembra sempre dietro l’angolo ma è da almeno trent’anni che ne parliamo, da quando ai mondiali di Spagna il Camerun di Milla e Nkono cominciò a impressionare la critica (e a impensierire gli azzurri).
Per ora gli africani (e la Nigeria è una delle squadre più competitive, l’ultima africana ancora in corsa è l’Algeria) sono superiori nella corsa, esportando giocatori in Europa hanno migliorato in esperienza e malizia, alcuni dei giocatori più rappresentativi hanno anche buone doti tecniche ma il decollo non è ancora pronto.
Solo così si spiega un primo tempo quasi regalato alla Francia che quasi mai è sembrata più forte. Solo così si spiegano errori di posizionamento che hanno dato alla Francia l’impressione di poter passare in vantaggio solo forzando un po’ il ritmo. Solo così si spiegano amnesia e leggerezze, quasi fosse una partita tra scapoli e ammogliati e non un ottavo di finale del Mondiale. Solo così si spiega l’assoluta inconsistenza della Nigeria sui calci piazzati, sia quelli a favore sia quelli subiti.
Proprio sui calci da fermo la Nigeria è mancata clamorosamente, subendo a 11 minuti dalla fine il gol decisivo per un errore in uscita su calcio d’angolo del portiere Enyeama che pure è stato tra i migliori dei suoi, salvando il risultato in almeno tre occasioni. Il gol porta la firma di uno dei giocatori più rappresentativi, Pogba, che ha sfruttato la sua statura per deviare di testa nella porta vuota.
Ha vinto la Francia e non ha rubato nulla, soprattutto per le clamorose occasioni che ha saputo creare tra il 25′ e il 35′ della ripresa. Più furba e più tecnica, la Francia ha sfruttato le debolezze avversarie per ottenere una qualificazione che veniva data per scontata e che scontata non è stata.
Nel primo tempo la Nigeria ha concesso l’iniziativa ai transalpini spaventandoli solo al 19′ con un gol di Emenike, annullato però dal guardalinee per fuorigioco di pochi centimetri. Poi più Francia che Nigeria. Una spettacolare giocata Pogba – Valbuena – Pogba ha portato lo juventino al tiro che ha costretto Enyeama al miracolo. Un’altra occasione nel finale per Debuchy, liberato al tiro da un cross di Valbuena, ha messo paura alla Nigeria.
Nel secondo tempo è cambiata la musica ed è stata la Nigeria, per quasi mezz’ora, a dominare il campo, gestendo palla con ordine e dando l’impressione di essere molto più tonica sotto l’aspetto tecnico. Ma la Nigeria spreca tutte le punizioni e i calci d’angolo a favore e quando la Francia ha un’impennata d’orgoglio sono dolori per gli africani.
Al 25′ Moses salva sulla linea dopo una conclusione di Benzema a tu per tu con Enyeama che gli smorza la conclusione. Poi è la traversa a salvare la Nigeria su conclusione potentissima di Cabaye. E poi è ancora Enyeama a salvare su colpo di testa di Benzema da pochi passi. Quanto basta per legittimare il vantaggio di Pogba.
E nei minuti finali la Nigeria non riesce più a reagire. Rischia il secondo gol con un tiro di Griezmann (ancora splendido Enyeama) e poi subisce il 2 a 0 per una deviazione sfortunata di Ambrose nel recupero.
La Nigeria è ancora un’incompiuta, la Francia è una minaccia per molte delle presunte grandi.