Germania e Stati Uniti vanno negli ottavi a braccetto. Ma la Germania vince 1 a 0, non c’è stato il temuto “biscotto” (cioè un pareggio “comodo” che avrebbe qualificato entrambe). Gli Stati Uniti sono stati in bilico fino a dieci minuti dal termine, con l’orecchio all’altra partita che poteva decidere le proprie sorti. Ma la vittoria finale del Portogallo non ha fatto danni. Il Ghana esce a testa alta, anche con tanti rimpianti, e probabilmente paga anche la clamorosa rissa fra Muntari e Boateng che sono stati cacciati dal ritiro: in campo sarebbero certamente stati più utili.
Non è stata una gran partita quella dei tedeschi, il primo tempo ha offerto poco, supremazia territoriale della Germania ma poca incisività in attacco. Anche gli Stati Uniti provano a pungere e sfiorano il gol con Zusi.
Il gol decisivo arriva al 10′ del secondo tempo con Muller (nove gol in nove partite mondiali) che è rapido a ribadire in rete una respinta del portiere Howard. Gli Stati Uniti non hanno la forza per pareggiare, devono stare attenti a non subire altri gol che potrebbero essere decisivi per la differenza reti e si rilassano solo quando il Portogallo trova la rete del 2 a 1. Solo al 93′ si è concretizzata una doppia occasione per un pareggio che comunque non avrebbe cambiato nulla
Il Portogallo aveva dominato il primo tempo, con Cristiano Ronaldo tanto attivo quanto sfortunato. Una traversa e due conclusioni pericolose non sono bastate a trovare la soddisfazione del gol che invece è arrivato nel modo più imprevedibile, con un autogol di Boye al 31′ su maldestra deviazione. Il Ghana solo una volta ha creato qualcosa con un tiro fuori di Atsu.
Il Ghana gioca meglio la ripresa. Con Gyan va vicino al gol (esterno della rete) e poi lo stesso Gyan trova il pareggio al 12′ con un colpo di testa e riapre la partita. E qui comincia la girandola di emozioni. La Germania vince, al Ghana basterebbe un altro gol per passare il turno e crea un paio di azioni pericolose.
Poi un altro errore difensivo clamoroso costa agli africani la qualificazione. Accade a 10 minuti dalla fine, quando il portiere Dauda smanaccia un cross innocuo proprio sui piedi di Cristiano Ronaldo che finalmente si sblocca nel modo meno prevedibile. Per lui quasi dieci palle gol pulite ma il gol arriva quasi per caso.
A sette minuti dalla fine Dauda si riscatta con una gran parata ancora su Ronaldo. Il Portogallo prova a dilagare perchè adesso intravede una vaga possibilità di qualificazione. Servirebbero altri tre gol ma è troppo tardi. Arrivano solo un paio di occasioni e la vittoria è inutile.