Gli scarichi abusivi in mare, pesca di frodo, abusivismo edilizio, sversamenti di idrocarburi e distruzione di interi ecostisitemi: è questo quello che ogni giorno succede in Italia. Sono infatti, nel 2013, tra mare e costa registrate e accertate 40 al giorno le effrazioni che stanno devastando il panorama costiero e i mari del Belpaese.
Nel dossier di Legambiente Mare Nostrum 2014 emerge che il numero dei reati legati all’ambiente aumenta in modo costante. Rispetto al 2012, infatti è stato registrato un aumento complessivo del 7,3 per cento, mentre invece l’aumento più sostanzioso si è rilevato nei reati connessi al settore della depurazione con una crescita del 26 per cento. Solo il ciclo illegale del cemento ha visto una diminuzione dei reati del 15,8 per cento.
Quasi la metà, il 42 per cento, dei reati riguarda la pesca di frodo. Nel solo 2013 sono stati sequestrati oltre un milione e seicentomila chili di pescato illegale, mentre il 22 per cento dei reati sono connessi allo scarico abusivo in mare di scarichi fognari e lo sversamento di idrocarburi. La violazione del codice della navigazione riguarda il 19 per cento dei reati, mentre il 16,6 per cento è rappresentato dal ciclo del cemento.
Sono Sicilia, Campania, Calabria, Puglia e Veneto le regioni dove si sono compiuti il maggior numero di illegalità. Al primo posto la Sicilia che passa dalle 1045 effrazione accertate, nella pesca di frodo, nel 2012 alle 1190 del 2013. Ma i reati crescono in tutte le regioni, la Campania ne ha registrati 865, il Veneto 399, l’Abruzzo a 184. Nel solo 2013 sono state oltre 130 le tonnellate di tonno rosso pescate illegalmente e sequestrate della Guardia Costiera.
Il primato negativo della Sicilia si mantiene anche nella graduatoria dei reati legati al ciclo del cemento, con 386 infrazione accertate, 189 sequestri effettuati e quasi 500 denunce durante il corso del 2013. Subito dietro la Puglia, 373 reati, la Campania con 363, la Sardegna con 300. Le regioni che occupano i primi cinque posti detenono il 71,9 per cento degli illeciti, qui l’abusivismo edilizio è la pratica illegale più diffusa. O 5 ecomostri più scandalosi nel 2014 vede in testa gli scheletri di Pizzo Sella a Palermo, l’albergo mai finito sulla scogliera di Alimuri a Vico Equestre nel Napoletano, il villaggio di Torre Mileto nel Foggiano, lo scheletro dell’Aloha mare ad Acireale e le 35 ville nell’area archeologica di Capo Colonna a Crotone.