Meriam Ibrahim, la donna sudanese condannata a morte per apostasia il 15 maggio da un tribunale islamico, è tornata in libertà. Lo ha deciso il tribunale, ordinando il suo rilascio. La notizia è stata confermata dall’associazione Italia for Darfur, che riporta un messaggio di Khalid Omer Yousif, presidente dell’Ong Sudan chance now.
La donna, sposata con un americano cattolico, si era convertita al cristianesimo e qualche settimana fa in carcere ha partorito la piccola Maya. Sulla possibile liberazione della donna, in carcere da febbraio, ultimamente si erano rincorse molte voci: qualche giorno fa la Commissione nazionale per i Diritti umani sudanese aveva definito la condanna a morte di Meriam Yahia Ibrahim una sentenza in contrasto con la Costituzione, che prevede la libertà di culto.
La notizia ha colto di sorpresa anche i legali della 27enne. “Stiamo andando in carcere a conoscere maggiori dettagli – ha detto uno di loro, Elshareef Ali Mohammed, al britannico Telegraph. – Abbiamo appreso tutto dalla radio di stato, speriamo che le cose stiano realmente così”.