L’Olanda chiude in testa il girone B, battendo nell’ultima gara il Cile in una partita giocata con molta intensità. Entrambe le squadre avevano già ottenuto la qualificazione con un turno di anticipo ma c’era in ballo la leadership del girone, importante per evitare negli ottavi il Brasile (presumibile primo nell’altro girone). Con l’Olanda in vantaggio nella differenza reti, il Cile ha giocato la gara per vincere, finendo per perdere quando nel finale il tecnico Sampaoli ha schierato quattro punte giocandosi il tutto per tutto.
Gara equilibrata, giocata davanti a un pubblico straordinario per colpo d’occhio che ha colorato lo stadio come è difficile immaginare, con due assenze in campo importanti: Vidal e Van Persie.
Gara molto tattica, le occasioni da gol non sono molte ma la partita è stata sempre piuttosto piacevole a conferma del buon stato di forma di entrambe. E’ Robben, soprattutto, a fare le cose migliori: nel primo tempo suo un bell’assist per De Vrij sprecato, e poi una conclusione in diagonale dopo una splendida azione personale.
Robben entra in entrambi i gol. Al 32′ del secondo tempo, serve Janmaat che crossa per il gol di testa di Fer. In pieno recupero è di Robben l’assist per Depay che chiude la gara.
La Spagna invece ha superato l’Australia secondo pronostico ma senza giocare una grande partita. Anzi, era stata la formazione oceanica ad andare vicina al gol e a giocare meglio nella prima parte del primo tempo. Poi la differente caratura tecnica tra le due squadre è diventata via via sempre più evidente, sottolineata dalle giocate di Iniesta che ha ispirato il gioco degli iberici.
Il gol che rompe l’equilibrio è di Villa, che devia con un delizioso colpo di tacco un bell’assist di Juanfran. Chiamata a reagire, l’Australia mette in campo solo buona volontà e poco altro. Qualche conclusione da fuori non impensierisce Reina (schierato al posto di Casillas) e la gara finisce di fatto quando Iniesta pesca Torres in area con un delizioso tocco in profondità, talmente bello che segna perfino Torres, tutt’altro che ispirato.
C’è spazio, a nove minuti dalla fine, per il terzo gol di Mata su cross di Fabregas. Il resto è rimpianto, Spagna e Austraia tornano a braccetto verso casa.