Massimo Giuseppe Bossetti è stato colto da un malore in cella nella mattinata di sabato. Una tachicardia dovuta allo stress del fermo per l’omicidio di Yara Gambirasio e ai giorni di isolamento. Lo racconta nell’edizione di questa mattina l’Eco di Bergamo secondo il quale l’uomo è stato soccorso dal personale del carcere e curato, mentre non è stato necessario l’intervento del 118. L’uomo continua a proclamarsi innocente.
“Quando pensiamo a un omicida, pensiamo a una persona feroce. Qui siamo in presenza di una persona normalissima, padre di 3 bambini, oso sperare che non sia lui”. Don Corinno Scotti, parroco di Brembate, lo ha detto durante la messa della domenica, a sei giorni dal fermo del presunto omicida di Yara Gambirasio, parlando del muratore Massimo Giuseppe Bossetti.
”In questi giorni dobbiamo pensare solo a pregare per la famiglia Bossetti, perchè stanno soffrendo più di noi”: è questo il pensiero di Fulvio Gambirasio, padre di Yara, riferito all’Ansa sempre da don Corinno, vicino alla famiglia.