L’Olanda è già qualificata, l’Australia è praticamente fuori. In mezzo a queste due sentenze ci sta una partita divertente, spettacolare, intensa, bella e ricca di colpi di scena. Risultato sempre in altalena, con l’Olanda subito in vantaggio, poi sotto di un gol, e di nuovo sopra grazie a un regalo del portiere australiano.
Chi pensava a una passeggiata olandese dopo il 5 a 1 umiliante alla Spagna ha dovuto ricredersi, l’Australia ha venduto cara la pelle e probabilmente con un pizzico di esperienza internazionale in più avrebbe potuto recitare un ruolo diverso in questo mondiale brasiliano. Il pronostico era tutto per gli olandesi ma nessuno – forse – ha tenuto conto dei tre precedenti tra le due squadre in campo internazionali: una vittoria per l’Australia e due pareggi. Quella di oggi è dunque la prima vittoria olandese in una competizione ufficiale.
LA CRONACA: Dopo una partenza “di studio” è l’Australia a creare il primo pericolo al 15′ con un tiro di Mark Bresciano (ex giocatore del Palermo) deviato in calcio d’angolo. E’ l’azione che accende la partita. Dopo cinque minuti l’Olanda passa in vantaggio con Robben che segna un tipico gol della propria fluente produzione: azione personale in velocità, ingresso in area e sinistro imprendibile.
Pensi a una goleada e invece ti ritrovi sull’1 a 1 nel giro di meno di due minuti, con un “mondial-gol” di Cahill, l’uomo più pericoloso dell’Australia, che inventa un tiro potentissimo al volo che si insacca sotto la traversa.
Un pareggio che fa ingolfare gli olandesi. E’ l’Australia a creare il maggior pericolo con Bresciano (tito alto) ma soprattutto gli “orange” non vedono mai la alla, annaspano, soffrono e possono essere contenti di andare all’intervallo con il risultato di parità.
La ripresa offre nuove emozioni, a cominciare dalla conclusione insidiosa di Snejider che costringe Ryan a una difficile parata. Ma l’Australia c’è e passa addirittura in vantaggio al 9′ su calcio di rigore per fallo di mano di Veltman: dal dischetto segna Jedinak.
L’Australia spreca il match point dopo due minuti (Cahill anticipato di un soffio) e subisce il pareggio immediato dell’Olanda, firmato dal solito Van Persie (che salterà la prossima per squalifica, come Cahill) a tu per tu con il portiere avversario dopo un assist di Depay.
I buongustai del calcio possono magari storcere la bocca per qualche errore di troppo ma lo spettacolo e le emozioni non mancano.
Ed è un altro errore, quello del portiere Ryan, a “lanciare” l’Olanda che passa in vantaggio al 23′ con un tiro di Depay non certo irresistibile.
Il gol diventa decisivo, l’Olanda potrebbe dilagare con de Jong e Wilkinson ma l’Australia sfiora il pareggio con una punizione di Jedinak. Nel finale Ryan si riscatta su tiro di Lens ma è troppo tardi. La stanchezza ha il sopravvento, i giocatori escono con i crampi ma fra gli applausi del pubblico.