I taxi di Milano, Londra, Madrid, Barcellona e Berlino si fermeranno oggi per protesta contro Uber, l’azienda statunitense che permette il noleggio di auto con conducente tramite un’applicazione per smartphone. Prevista una protesta “escargot” anche in Francia, dove i tassisti procederanno per le strade delle principali città con un’andatura lentissima.
La Uber Technologies Inc, l’azienda creatrice del servizio che fa da intermediario tra il cliente e l’autista, è coinvolta in diversi procedimenti legali in Gran Bretagna, Belgio, Germania e in Italia: in risposta alla protesta, la società ha proposto uno sconto del 20% su tutti i servizi offerti dall’app.
La protesta, nel dettaglio, è rivolta a Uberpop, l’ultimo servizio offerto dall’azienda definito “illegale” persino dallo stesso ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, in quanto permette anche ai comuni cittadini di “improvvisarsi” tassisti utilizzando la propria auto privata: “Vogliamo tenere alta l’attenzione dei politici – ha sottolineato Nereo Villa del sindacato Satam – perché tutte le forme di abusivismo vanno contrastate per la tutela del servizio e dei trasportati. Non c’è di peggio che alle dichiarazioni verbali dai rappresentanti delle istituzioni non seguano fatti concreti”.