Non si è arrivati a nessuno accordo fra Russia e Ucraina sul prezzo del gas acquistato da Kiev e sul rimborso del debito sul gas. Le difficili trattative sono durate quasi otto ore ma tra le parti non si è riuscito a trovare un accordo.
L’argomento sarà oggetto di discussione oggi a Bruxelles. Ad annunciarlo è stato il commissario europeo per l’Energia, Gunther Oettinger. “Sono state discusse tutte le questioni, sono state proposte soluzioni e le discussioni riprenderanno””, ha detto. Il rischio è che l’Europa rimanga senza approvvigionamenti.
“Non abbiamo raggiunto un accordo né fatto passi avanti, ma c’è una buona notizia: i negoziati continueranno – ha detto il ministro dell’Energia ucraino Yuriy Prodan – Vogliamo una soluzione globale che regoli le questioni del prezzo del gas e del pagamento del debito, ma non possiamo accettare il meccanismo di calcolo del prezzo proposto da Gazprom: vogliamo un prezzo equo e di mercato”.
Il suo omologo russo Alexander Novak ha detto di aver chiesto il pagamento il 10 giugno di 1,47 miliardi dollari, corrispondenti a fatture dovute per i mesi di novembre e dicembre 2013, e che richiederà anche il pagamento di 500 milioni di dollari per le consegne di aprile e maggio 2014. “La Russia vuole raggiungere un accordo e si mostra costruttiva”, ha assicurato.