A New York è caccia al killer dopo il brutale omicidio del piccolo P.J Avitto, il bimbo di sei anni ucciso ieri nell’ascensore a Brooklyn. Ora si teme si possa trattare di un serial killer responsabile anche dell’assassinio di una 18enne, avvenuto a tre isolati dal luogo in cui è stato accoltellato il piccolo P.J..
Intanto è stato diffuso anche un identikit basato sulla descrizione di una testimone che vive nella zona dove è avvenuto l’omicidio. La donna ha riferito alle forze dell’ordine di aver visto l’aggressore andare in aggirarsi nell’area dove si sono consumati gli assassinii sia venerdì che domenica.
Secondo quanto riferito agli agenti l’uomo, un afroamericano sulla trentina, indossava una felpa con il cappuccio grigia. La testimone ha descritto un energumeno massiccio ed alto, all’apparenza mentalmente instabile.
Purtroppo nella zona non ci sono telecamere di sorveglianza, quindi la polizia non dispone di immagini che ritraggono l’assassino. Fatto questo che sta suscitando numerose proteste nel quartiere da parte di cittadini preoccupati. La Housing Authority di New York ha assicurato però che verranno installate il prima possibile .
Il piccolo accoltellato ieri era un parente del giocatore dei Chicago Bulls Taj Gibson, che ha pubblicato su instagram una foto del bambino. “Hanno ucciso il mio piccolo superman, tra due settimane avrebbe compiuto 7 anni. Piangerò per sempre, questa non può essere la vita”, ha scritto l’atleta.