Cinque mesi. Tanto è passato dall’incidente sugli sci che ha causato il coma di Michael Schumacher. L’ex campione della Ferrari negli ultimi mesi ha fatto qualche progresso che fa ben sperare ed è tuttora in condizioni stabili. Ma c’è grande preoccupazione per una sua completa ripresa.
La portavoce del tedesco, Sabine Kehm, ha più volte spiegato in queste ultime settimane che Schumi ha “momenti in cui riesce a interagire con l’ambiente circostante” ma alcuni esperti, interpellati dal Daily Express, ipotizzano nuovi peggioramenti a causa del sesto mese di coma indotto che sta per iniziare.
“Più lunga è la fase del risveglio, iniziato nello scorso mese di febbraio, più grave sarà il danno cerebrale” ha spiegato un esperto tedesco di una clinica di neuro-riabilitazione. Secondo le statistiche in possesso dei medici “solo il 30% dei pazienti che si risvegliano da un coma indotto riesce a recuperare le proprie facoltà. Al contrario il 50% riporta problemi di media gravità, mentre il 20%, nel quale rientrano pazienti con più di sei mesi di coma indotto, si risveglia con gravi disabilità”.