La ripresa è “lenta e difficile” e “l’incertezza politica” è una delle cause principali di questo doloroso rientro dalla crisi: è il momento delle considerazioni finali per Bankitalia e ci pensa il governatore Ignazio Visco a preparare il documento in cui si fa riferimento ad una ripresa che “stenta ad avviarsi” e all’esigenza di “azioni di riforma”.
Per il governatore della Banca d’Italia, l’incertezza sui redditi e sui consumi potrà beneficiare “dagli sgravi fiscali di recente approvazione”, come il bonus da 80 euro. Visco però è chiaro: il bonus Irpef non diventerà “forza trainante di ripresa senza un duraturo aumento dell’occupazione”.
La sfida più dure, quella “ineludibile”, è però la riduzione del rapporto tra debito e Pil. Secondo visco la velocità della corsa per la riduzione “dipende dal ritorno a una crescita stabile e sostenuta”. E per far ciò, il governatore di Bankitalia si rivolge all’Ue chiedendo “politiche che conferiscano robustezza alla costruzione ma che sappiano anche rispondere alle sfide del tempo”.
Come il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, anche Visco punta sulla lotta “contro la corruzione e per l’efficienza della pubblica amministrazione”. Il suo buon funzionamento dipende però dalla “efficacia delle riforme”. Tra gli interventi più urgenti secondo Visco deve esserci “la tutela della legalità e l’efficienza della p.a”.
Ovviamente il governatore di Bankitalia non si è tirato indietro sul tema banche e spiega le misure elaborate dal suo istituto: nelle prossime settimane è in arriva maggior liquidità alle banche e dunque maggiori concessioni di credito alle Pmi. “Innovazioni nelle caratteristiche dei contratti consentiranno alle banche di stanziare tipologie di prestiti, quali le linee di credito in conto corrente, diffuse tra le aziende minori”, spiega il governatore. In questo modo dunque sarà possibile “utilizzare portafogli di crediti con una gestione più flessibile del collaterale e con minori scarti di garanzia”.