Per il Parma l’Europa League è praticamente già finita: l’Alta Corte del Coni ha bocciato il ricorso della società di calcio per la mancata concessione della licenza Uefa da parte delle commissioni della Figc a causa del ritardato pagamento Irpef di alcuni tesserati. Adesso si aspetta l’ultimo disperato assalto dei legali al Tribunale d’arbitrato sportivo di Losanna ma la speranza di un gol al 90′ sono davvero poche.
La Figc infatti dovrà comunicare domani alla Uefa le sei squadre italiane che andranno in Europa: in Champions giocheranno Juventus, Roma e Napoli, in Europa League accanto a Fiorentina e Inter figurerà il Torino, piazzatosi settimo in campionato alle spalle del Parma.
La questione dell’Irpef è complessa. Secondo l’Alta Corte “i pagamenti effettuati con i cedolini di novembre e dicembre 2013 sono stati obiettivamente configurati come anticipi sui pagamenti di somme contrattualmente dovute e non come prestiti finanziari”. Pertanto “Il Parma ha effettuato e documentato detti pagamenti, essa ha accantonato un ammontare corrispondente alla ritenuta fiscale. Ciò ha determinato l’obbligo di versare entro trenta giorni dall’accantonamento gli importi trattenuti. Il che non è avvenuto”.
In realtà il Parma non avrebbe avuto modo di accorgersi dei mancati pagamenti se non dopo il 9 maggio, ovvero quando la prima Commissione Figc negò la licenza per quel buco fiscale. Pure tenendone conto, l’Alta Corte non ha potuto fare a meno di bocciare il ricorso.E adesso la società di Ghirardi, appena uscita da un ottimo campionato, è a un passo dal cedere il posto in Europa al Torino.
Il presidente del Parma Ghirardi ha preso malissimo la sentenza minacciando di lasciare il mondo del calcio.