Era il 28 maggio del 1974 quando l’Italia si risvegliava ancora una volta vittima del terrorismo. Di matrice nera, questa volta. L’attentato nel giorno della manifestazione contro il terrorismo neofascista in piazza della Loggia a Brescia uccise otto persone e ne ferì oltre cento.
Da quel giorno di metà anni settanta sono state tre le istruttorie aperte sulla vicende e che hanno portato ad una lunga successione di vicende processuali arrivate fino alla Cassazione. Ma nonostante questo ancora non sono stati individuati i responsabili di questa tragedia.
Ed è stato proprio nel febbraio del 2014 che la Cassazione ha annullato le assoluzioni di Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramone, due esponenti neofascisti contro i quali verrà celebrato un nuovo processo. Sulle stragi che hanno segnato un intero ventennio nel Paese è intervenuto nelle settimane scorse il primo ministro Matteo Renzi che ha optato per la desecretazione dei fascicoli relativi alla strage di piazza della Loggia.
“Quaranta anni fa la Città di Brescia e l’intera Nazione furono sconvolte da quel vile attentato, frutto di una stagione di folle violenza terroristica che perseguiva l’obiettivo di destabilizzare e rovesciare l’ordine costituzionale – ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. – Il 9 maggio scorso, in occasione del Giorno della Memoria, nell’Aula di Montecitorio, la sua sofferta testimonianza ha suscitato in tutti noi viva ammirazione per la tenacia e la passione con cui voi familiari delle vittime, segnati dal dolore e dal tormento per una giustizia incompiuta, avete continuato a promuovere momenti di riflessione collettiva su quei drammatici anni ed a perpetuarne il ricordo nelle nuove generazioni affinché si diffonda la cultura del confronto democratico e della convivenza pacifica”.
“Nel quarantesimo anniversario della strage di Piazza della Loggia mi preme rivolgere un sincero e commosso pensiero per le otto vittime e le centinaia di feriti di questa buia pagina della storia del nostro paese, per le loro famiglie e per tutta la comunità bresciana”. Così il presidente del Senato, Pietro Grasso, in un messaggio al sindaco di Brescia, Emilio Del Bono.
Il ricordo della strage di Piazza della Loggia “aiuti le nuove generazioni a comprendere che la democrazia non può considerarsi acquisita una volta e per tutte ma è esposta a minacce e va coltivata con la partecipazione e l’impegno civico di tutti”, ha detto nell’Aula della Camera la presidente Laura Boldrini.