La prima rata della Tasi slitterà al 16 ottobre. Ma sono già tantissimi i Comuni che potranno far pagare la tassa già a giugno. Le delibere pubblicate sono 1.385 e altre 122 potrebbero arrivare entro venerdì. I Comuni che faranno slittare il pagamento a ottobre sono quelli che non hanno ancora approvato le aliquote. Queste verranno stabilite entro il 31 luglio.
Fassino ha spiegato che lo Stato dovrà comunque anticipare ai Comuni i soldi che non incasseranno attraverso il pagamento della tassa a giugno. Allo stesso tempo esclude categoricamente che la tassa possa pesare più della vecchia Imu: “su questo fanno testo le aliquote. L’Imu era minimo al 4 per mille, e mediamente si arrivava al 5 o al 6.Ora la Tasi minima è 2,5 per mille che può essere incrementata al massimo al 3,3 per mille. È evidente che sulla prima casa si spende meno”.
Non è ancora chiaro il reale peso del gettito della nuova tassa. Secondo la Relazione tecnica applicata alla Legge di Stabilità dovrebbe portare 3.674 milioni di euro, così come ricordato dalla Cgia, l’Associazione degli artigiani e delle piccole imprese. L’associazione sottolinea anche che il calcolo è stato effettuato su un’aliquota all’1×1000 senza tenere in considerazione le differenze tra quanto poi deciso dalle varie amministrazioni comunali.
I contribuenti, però, non accettano il fatto che la proroga valga solamente per alcuni Comuni e annunciano ricorso. Il Codacons evidenzia che “in questo modo le azioni legali saranno inevitabili”.