Sono sempre di più gli italiani che scoprono di essere affetti da sensibilità al glutine o celiachia, anche grazie al moltiplicarsi di campagne informative sul tema e a diagnosi puntuali. Testimonianza ne sono anche l’incremento dell’offerta di alimenti senza glutine o della nascita di farmacie per celiaci.
La celiachia colpisce un italiano su cento. Fino a qualche anno fa non esisteva un’attenzione così precisa verso questo tipo di intolleranza, né era frequente riuscire a diagnosticarla correttamente a chi presentava i sintomi. Adesso invece in Italia si stima che una persona su 100 ne soffra e che i celiaci potenziali si aggirino intorno ai 600 mila. Ma i numeri sembrano destinati a salire: ogni anno vengono effettuate 10 mila nuove diagnosi.
Tuttavia rimane ancora sotto-diagnosticata se si pensa che solo il 21% dei celiaci riceve una diagnosi adeguata. In caso di sintomi ripetuti quali come gonfiore, dolore addominale e cefalea occorre rivolgersi subito al medico per una valutazione accurata.
Un tassello importante nel campo dell’informazione sul problema è la III Settimana nazionale sull’intolleranza al glutine promossa da AIGO (Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Ospedalieri) e ADI (Associazione Italiana Dietetica e Nutrizione Clinica). L’iniziativa, che durerà fino al 23 maggio, si propone di informare circa glutine, sensibilità al glutine e celiachia soffermandosi in particolare sulle differenze tra celiachia e sensibilità al glutine.
Nell’ambito della III Settimana nazionale sull’intolleranza al glutine è stato istituito anche un numero verde (800.191.089) al quale risponderanno 90 medici fino al termine dell’iniziativa, anche sui dubbi circa l’alimentazione senza glutine.
Leggi anche: