Dieci punti per passare in rassegna tutte le azioni che il Parlamento europeo può mettere in campi in favore del riconoscimento dei diritti delle persone Lgbt. E sono proprio i diritti di lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali ad essere al centro della campagna “A far l’Europa comincia tu”, promossa da Arcigay e Andoss per le elezioni europee 2014.
Il concetto è semplice: per portare al centro del dibattito il tema del riconoscimento dei diritti Lgbt, Arcigay e Andoss chiesono ai candidati italiani all’europarlamento di sottoscrivere la piattaforma “Come out” diffusa attraverso sito www.cominciatu.eu. La piattaforma impegna i futuri deputati di Strasburgo sulle dieci azioni ideate.
Ma chi sono i candidati più “friendly”? La lista l’Altra Europa con Tsipras è quella che attualmente contiene il maggior numero di firmatari (45), seguita dal Movimento 5 stelle (37), che domina nelle Isole, dove sfiora l’en plein. Terzo il Partito Democratico (35 firmatari) che arranca in particolare nella circoscrizione Isole (1 sola firmataria, Michela Stancheris) dove viene “battuto” anche da Verdi e Scelta Europea, mentre svetta nel Nord Ovest, dove raccoglie 12 adesioni (secondo dietro l’Altra Europa con Tsipras con 14 firmatari) e nel Nord Est, dove con 8 adesioni si assicura la vetta della classifica.
Tra i candidati di Forza Italia, solo Alessandro Cecchi Paone, in corsa nella circoscrizione Sud, aderisce alla piattaforma Ilga, mentre Scelta Europea e Verdi giocano quasi alla pari con 14 firmatari nella lista dei liberali e 12 in quella ambientalista.
Ma non finisce qui: i futuri deputati europei devono sapere il livello di gradimento che hanno raggiunto nel mondo Lgbt. E allora ecco il rainbow factor, ovvero il giudizio popolare degli internauti. Se il rainbow factor corrispondesse alle preferenze, ad essere eletti sarebbero i Democratici risulterebbero sicuramente eletti i Democratici Mercedes Bresso, Daniele Viotti, Elly Schlein, Brando Benifei, Cecile Kyenge, Pierantonio Panzeri, Alessandra Moretti, Salvatore Caronna.
Tra le fila dei liberali Rudi Russo e Andrea Rinaldi; per l’Altra Europa con Tsipras passerebbero Camilla Seibezzi, Anna Lucia Bonanni, Marco Furfaro, Antonio Mazzeo, Alessandra Quarta, Claudio Riccio, Tommaso Fattori, Nazzarena Agostini, per il M5S Rosa D’Amato, Paola Sobbrio e Francesco Attademo.
Raibow factor ai minimi storici nelle liste di centrodestra: Magdi Allam (Fratelli d’Italia), Iva Zanicchi, Clemente Mastella, Alessandra Mussolini (Forza Italia), Maurizio Lupi (Ncd), Matteo Salvini, Mauro Borghezio e Gianluca Buonanno (Lega Nord) si contendono la palma del candidato “unfriendly”, classifica su cui si affaccia anche la Democratica Silvia Costa.