“Giornata mondiale contro omofobia. C’è ancora molto da fare, anche in Italia. #StopOmofobia”. Così in un Tweet il premier Matteo Renzi ha espresso la sua posizione, forze non proprio tra le prime cose di cui ha twittato oggi il primo ministro, in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia che si tiene ogni 17 maggio in tutto il mondo.
Giornata mondiale contro omofobia. C’è ancora molto da fare, anche in Italia #StopOmofobia
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 17 Maggio 2014
Pronta la replica, sempre su Twitter, del leader di Sel, Nichi Vendola: “Caro @matteorenzi si, c’è molto da fare: ad esempio cacciare il partito degli omofobi dei sepolcri imbiancati dal tuo governo e dalla tua maggioranza”. E non solo:
Quando ho visto tweet @matteorenzi #StopOmofobia mi sono un pò incazzato: lo avviso che nucleo d’acciaio del clericalismo omofobo è con lui
— Nichi Vendola (@NichiVendola) 17 Maggio 2014
Secondo quanto pubblicato da Arcigay in suo report, questo è stato un anno “nero dell’omofobia”. Sono infatti, i casi raccontati dai media, tra il maggio 2013 e il maggio 2014 75 i fatti che hanno avuto come protagonista la violenza fisica e psicologica nei confronti di omosessuali.
Arrivano anche le parole della presidente della Camera, Laura Boldrini, che su invito dell’Associazione Parks ha parlato di lavoro e inclusione incontrando le aziende che aderiscono all’associazione che si pone come obiettivo quello di valorizzare le politiche nei confronti del mondo LGBT.
“A volte voi aziende siete un faro per la politica. Ricevo centinaia di mail da parte di giovani che non hanno la forza e il coraggio di manifestare ai genitori la propria diversità, il proprio orientamento sessuale. Il tempo per un legge – spiega Boldrini – contro l’omofobia è ampiamente scaduto e lo dico senza entrare nelle vicende del Senato. Voi aziende avete riempito un vuoto che la politica non è stata in grado di colmare. La diversità e un fattore arricchente e non è possibile – prosegue – che la nostra società sia così impaurita da tutto ciò che non è uguale. L’Italia non può far rimanere i diritti in una posizione non centrale. Quando l’Europa ci dice che ci vogliono diritti, non lo consideriamo seriamente come quando ci parla di economia. Siamo vicine – conclude la presidente della Camera – alle elezioni europee, scegliamo chi garantisce attenzione a questi diritti”.
Intanto una coppia gay italo-olandese, Fausto Schermi e Elwin Van Dijk, ha chiesto la trascrizione del matrimonio celebrato in Olanda nel 2008, consegnando al sindaco di Fano Stefano Aguzzi il certificato di nozze. Il sindaco ha dato mandato alla dirigente del settore di valutare la richiesta. La coppia è arrivata in Municipio in corteo, accompagnata dal figlio ‘adottivo’ e dal presidente dell’Arcigay.