Per tre volta l’aula di Montecitorio non era abbastanza piena per votare sul dl Casa e il governo di Matteo Renzi ha posto la fiducia alla Camera: a niente sono servite le chiamate ai deputati già partiti per i propri collegi elettorali in vista del rush finale per le elezioni europee. In più, i deputati del Movimento 5 stelle hanno lasciato l’aula in massa, contribuendo alla mancanza del numero legale. Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio ha dovuto rinviare la seduta venerdì pomeriggio per la terza volta.
L’impasse sul decreto casa può essere superato solo in un modo: il Pd ha ritirato la richiesta di chiusura anticipata della discussione generale e le opposizioni hanno ritirato gli iscritti in massa a parlare. Il governo chiederà la fiducia sul dl nella serata di lunedì: dalle 16 ci saranno le dichiarazioni di voto e poi, martedì, finalmente il voto finale sul decreto casa.