“Vogliamo trattenere Antonio Conte. È un nostro patrimonio ed è un nostro dovere trattenerlo alla Juventus”. Le dichiarazioni del direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, vogliono mettere un punto alle indiscrezioni su un possibile divorzio tra i bianconeri e il tecnico.
Sul tavolo rimane l’ipotesi di rinnovo di contratto sul quale la società e il tecnico stanno discutendo da settimane. Il faccia a faccia tra le parti è previsto al termine del campionato. Quindi tra una decina di giorni tutto dovrebbe essere chiaro. “Finiamo tranquillamente la stagione – ha aggiunto Marotta -, cerchiamo di raggiungere un traguardo straordinario, quello dei 102 punti, e subito dopo inizieremo a gettare le basi per il futuro della squadra e del tecnico”.
Un futuro che non appare così certo come Marotta vuol far intendere. Da una parte e dall’altra si sta riflettendo molto sulla necessità di operare un cambiamento. Conte cerca nuovi stimoli e, non troppo velatamente, ha fatto capire che vuole una squadra che possa lottare per una vittoria europea di prestigio. La Juventus non trascura l’idea di cambiare per dare vita a un nuovo ciclo con un allenatore giovane e motivato.
Certo, lasciare andare un tecnico che ha riportato la Juve sul tetto d’Italia dopo gli oscuri anni post-Calciopoli non è facile. Potrebbe rivelarsi un boomerang. E soprattutto: è davvero finito il ciclo di Conte alla Juventus? In Italia i tre scudetti consecutivi sono un risultato difficilmente ripetibile, ma in Europa la squadra ha ancora molto da dare. E soprattutto da conquistare. Il miglior risultato di questi anni sono stati i quarti di finale raggiunti nel 2012-2013. Con un paio di nuovi innesti la squadra potrebbe ambire a qualcosa di più.