I casi di suicidio tra giovanissimi perché oppressi a causa del loro orientamento sessuale sono sempre più frequenti soprattutto a Roma. L’università La Sapienza ha effettuato un’indagine su circa 1.800 studenti: a scuola quasi la metà dei ragazzi ha sentito spesso espressioni omofobiche. Uno su 4 ha riferito che le stesse frasi sono uscite dalla bocca dei loro docenti. L’8% ha ammesso di aver subito atti di bullismo.
“A Roma – ha detto Marino – tra l’autunno 2012 e quello 2013 tre persone si sono suicidate perché offese nella loro dignità. Non dobbiamo più permettere che accada”.