Il diritto al bonus di 80 euro è da considerarsi “automatico” anche per i cassintegrati e per tutti quei soggetti che percepiscono un sostegno al reddito (come l’indennità di mobilità e di disoccupazione). Non una novità, dunque, rispetto al decreto Irpef, quanto piuttosto un chiarimento dell’Agenzie delle Entrate, in vista dell’entrata in vigore delle misure previste dal governo Renzi.
“Le somme percepite – spiega una circolare dell’Agenzia delle Entrate – costituiscono proventi comunque conseguiti in sostituzione di redditi di lavoro dipendente, quindi assimilabili alla stessa categoria di quelli sostituiti”.
L’Agenzia è intervenuta per rispondere ai dubbi su beneficiari, calcoli e modalità di erogazione del bonus. Fuori dal conto restano le somme percepite a titolo di incremento della produttività che godono di un’imposta sostitutiva al 10 percento.
Naturalmente, spetta all’ente erogatore, in qualità di sostituto d’imposta, il compito di determinare in via automatica la spettanza del credito e il relativo importo sulla scorta dei dati in suo possesso. L’Agenzia nella circolare spiega, inoltre, che i redditi soggetti all’imposta sostitutiva per l’incremento di produttività non rientrano nel calcolo della soglia di reddito di 26 mila euro, che fa perdere il diritto al bonus Irpef.