Hanno finalmente arrestato il mostro di Firenze (voto 2), liberando la popolazione da una psicosi che stava montando giorno dopo giorno. L’ultima “vittima” era stata praticamente crocifissa, non era la prima e probabilmente non sarebbe stata l’ultima. Secondo i criminologi erano a rischio 55 milioni di persone. Lo hanno preso all’uscita di Palazzo Chigi grazie a un identikit molto dettagliato: non troppo alto, vicino ai 40, parlantina sciolta e soprattutto faccia da bravo ragazzo. Il che ha destato i maggiori sospetti perché si sa che le apparenze ingannano, specialmente quando non fai che ripetere: “Darò 80 euro a tutti”. Dopo un attimo di disorientamento ha confessato: “E’ stata una sciocchezza, l’ho fatto soprattutto per un senso di rivalsa nei confronti di Bersani e D’Alema”.
Cesano Boscone, hinterland milanese. Incidente diplomatico alla fondazione Sacra Famiglia (voto 7). Venerdì pomeriggio ha bussato un anziano signore. Gli infermieri che hanno aperto la porta hanno capito che era una cosa seria e lo hanno subito preso in carico. È stato disposto il ricovero. Nella relazione dei medici della struttura c’era scritto: “Presentava i classici sintomi di demenza senile degenerativa tipica dell’Alzheimer. Dichiarava di essere il più amato degli italiani, che da grande vuole fare il presidente della Repubblica, che le tasse sono un’ingiustizia sociale e che avrebbe dato un milione di posti di lavoro agli italiani”. Ci sono volute quattro ore per chiarire l’equivoco.
Donne che rubano il mestiere agli uomini. La porno preside americana (voto 7, viva la squola) ha divertito e solleticato il web. La storia ormai è nota: Annie Seifullah Schumtz, 35enne dirigente di un istituto scolastico dello stato di New York, avrebbe fatto sesso con mezza scuola ma soprattutto con un bel po’ di genitori di studenti (voto 7 anche a loro), “adescati” prima con dei soldi e poi – in caso di rifiuto – ricattati con la minaccia di pessimi voti per i figli. Sul web si è scatenata l’ironia. “Non possono trasferirla in Italia?”, chiede Giuseppe. “Vergognoso, queste cose succedono solo in America”, si rammarica Rocco (Siffredi?) La verità è che in America l’hanno rimossa dall’incarico in attesa di approfondire le indagini. In Italia, minimo minimo, l’avremmo nominata ministro della Pubblica istruzione.
Una 27enne americana ha messo all’asta la sua verginità: prezzo base 800 mila dollari (voto 8, mi servirebbero). Sul suo sito la ragazza spiega come mai è arrivata vergine a questa età e indica le modalità per la presentazione del modulo, specificando che la somma intascata servirà a pagarsi gli studi universitari (e il 35% in beneficenza). La domanda è: ma quanto costa l’Università in America? In ogni caso, la ragazza è abbastanza carina e non avrà problemi a ottenere risposte alla sua “proposta indecente”. Se dovesse fallire le potremmo suggerire di fare l’esatto contrario della sua connazionale preside: si “conceda” gratis a tutto il corpo docente di sesso maschile e otterrà la laurea in meno di venti giorni. Lo chiamano “cambio merce”
L’Italia intera è di fronte a un dilemma: “E’ stato consumato o no il matrimonio fra la prosperosa Valeria Marini (voto 8 per l’autoironia) e l’imprenditore Giovanni Cottone (s.v., non lo conosco)? La show girl ha spiegato, fra l’altro, che il matrimonio non è mai stato… consumato e che quindi chiederà l’annullamento alla Sacra Rota. La replica di lui, siciliano ferito nell’orgoglio, non lascia spazio a dubbi: “Ma quando mai, abbiamo fatto sesso anche la notte del matrimonio”. Dopo una cerimonia in pompa magna (si può dire per un matrimonio non consumato?) gli invitati alla cerimonia, in attesa di sviluppi, hanno avviato una class action per avere indietro i regali. Il matrimonio è stato celebrato meno di un anno fa, è ancora in garanzia… Nel frattempo si mormora: “Può darsi che l’abbiano fatto, il sesso, e che lei non se ne sia nemmeno accorta?” Una matassa da… sbrogliare, ci penseranno gli avvocati.
Una battutaccia popolare, a proposito delle persone molto ma molto anziane, recita: “Per morire gli devono sparare”. Ed è successo, ovviamente in America, patria dell’incredibile. Un poliziotto del Texas (voto 3) ha ucciso una 93enne perché “era armata e non voleva deporre la sua pistola”. Già a caldo c’era il sospetto che si fosse esagerato, poi si è scoperto che il poliziotto – che aveva un passato turbolento – ha colpito la donna (meglio dire la nonna) con ben 5 colpi di arma da fuoco. Manco avesse di fronte John Wayne.
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