Tutto è nato da un’indagine sulle condizioni igieniche di un asilo nido privato dell’hinterland milanese: i bimbi, fino a tre anni, erano costretti a subire non soltanto alimento scaduti, ma ore di terrore in compagnia della loro maestra. La donna è stata arrestata su disposizione del gip Alessandro Santangelo, che le ha concesso i domiciliari nonostante il pm che si è occupato della vicenda, Cristiana Roveda, aveva chiesto il carcere.
Una vicenda delicatissima che tratta di maltrattamenti “di persona sottoposta alla sua autorità o affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia”. A incastrare la maestra le telecamere installate dai carabinieri dei Nas: dalle immagini è stato chiaro che la maestra non si limitava a “risparmiare” sul cibo, facendo mangiare yogurt scaduti ai bambini o dando razioni esigue.
La donna spingeva la faccia dei piccoli nel piatto. In una delle immagini si vede un bambino che rigurgita e lei che utilizza lo stesso cucchiaino per raccogliere il cibo rimesso e costringere altri bambini a mangiarlo. Ancora, la maestra aveva un metodo raccapricciante per far smettere i bambini di piangere: gli tappava la bocca con lo scotch. La donna minacciava spesso i piccoli, li insultava, urlava e bestemmiava.
Il gip Santangelo ora ha fissato l’interrogatorio di garanzia: la maestra sarà sentita la settimana prossima e con ogni probabilità la donna proverà a spiegare alcune delle terribili scene riprese dalla telecamere.